Nella fase iniziale dell’innamoramento si vive in un’altra dimensione. È come se il cuore e la mente fossero isolati dal resto del mondo. Si pensa continuamente al partner e alla voglia di stare insieme.
In quei giorni e mesi di forte batticuore si vede la realtà con occhi diversi. Tutta colpa della tempesta chimica che avviene al corpo. Chi é innamorato è più disponibile perché si guarda alla vita con più positività e con piu energici. Ma inconsapevolmente ci si inganna, evitando il più possibile di vedere nell’altro le cose che non vanno e di rivelare i propri difetti. In quesra fase, i maschi tendono a spacciarsi migliori di quanto non siano, e le donne, invece, mentono soprattutto per far sentire meglio il partner.
Questa specie di cecità amorosa spinge a fare cose totalmente nuove, quasi si cambiasse carattere.
Un uomo piuttosto freddo può diventare più dolce, una donna poco empatica può trasformarsi in un’ottima ascoltatrice. Ma gli effetti dell’innamoramento sono destinati ad esaurirsi: dopo un anno al massimo, i livelli ormonali tornano a quelli di sempre, l’ubriacatura arriva alla fine.
In questo momento inizia la vera e propria autentica conoscenza dell’altro che potrà trasformarsi finalmente in vero amore. È in questo momento però che può sorgere la prima grossa crisi perché si vede il partner come è veramente, ed è lì che si decide se proseguire insieme o no.
Dopo 5 mesi la passione è al massimo: si è forti e senza paure.
Ma doppo un anno, arriva il momento più delicato, la coppia è pronta per passare alla tappa successiva: l’amore. Alcuni però, confondono la fine dell’euforia con la fine del sentimento. Ma non è detto che sia così.
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