Le basse temperature seccano i capelli, poi le sciarpe e cappelli in tessuti sintetici li elettrizzano, l’umidità li rende spesso ingestibili. Ma le soluzioni esistono.
Capelli che risentono dell’umidità, tendono a diventare crespi e a contatto con alcuni tessuti si elettrizzano: con l’arrivo della stagione fredda la chioma è sottoposta a stress importanti.
I capelli possono essere crespi di natura, come nel caso dei lisci sottili indomabili e di certi ricci, ma possono anche diventarlo. L’uso prolungato di uno shampoo sbagliato o troppo aggressivo, ad esempio, può far si che il capello diventi più secco. Anche trattamenti chimici possono portare un capello a un’eccessiva disidratazione.
L’odiato effetto crespo, non dipende però solo dall’umidità o dai trattamenti professionali, ma anche dal modo in cui il capello viene trattato in fase di detersione e di styling quotidiano, a casa.
In questa stagione bisognerebbe lavare i capelli di meno, specie le lunghezze. Ciò che conta è detergere la cute. Le lunghezze non hanno bisogno di essere lavate quanto la cute perché più shampoo si usa, più tenderà ad elettrizzarsi.
Il controllo dell’effetto crespo inizia con la giusta temperatura dell’acqua. Le temperature più basse possono davvero tenerlo a bada in fase di asciugatura.
Le alte temperature danneggiano anche il colore, perché il calore apre le cuticole, con il risultato di farlo sbiadire più in fretta. Dopo shampoo e conditioner, quindi, risciacquare con un getto di acqua fredda aiuta a sigillare le cuticole dei capelli e a prepararli allo styling.
Capello crespo è sempre sinonimo di chioma disidratata. I capelli, sia lisci che ricci, dovrebbero essere trattati come la pelle: quando si trova il giusto equilibrio sul fronte nutrimento, il livello del crespo migliora moltissimo.
Oltre a un lavaggio più soft, prima dell’asciugatura si possono utilizzare dei prodotti specifici per evitare l’effetto crespo.
Anche l’asciugatura, ovviamente, fa moltissimo contro l’effetto crespo.
Il segreto? Avere l’aria che soffia lungo il fusto del capello dalla radice alle punte e utilizzare un getto concentrato
Per pettinare i capelli, poi, l’ideale è utilizzare una spazzola con le setole di nylon che aiutano a scaricare l’elettricità statica.
Oltre a combattere l’umidità, questa tipologia di setole garantisce morbidezza e lucentezza, e in più distribuisce gli oli naturali dei capelli lungo tutto il fusto. La spazzola va mantenuta in tensione esercitando un movimento fluido dal cuoio capelluto alle punte, stimolando i follicoli, conclude Reed.
La piastra viene spesso vista come una soluzione per tenere a bada il crespo, a patto di utilizzarla sempre con un prodotto termoprotettivo.
La piastra tende a schiacciare la struttura del capello da rotonda a ovale. Se non se ne può fare a meno, bisognerebbe ricorrere a trattamenti di ricostruzione frequenti, per riempire il capello dei lipidi e delle sostanze di cui ha bisogno.
Anche il taglio è importante per combattere il crespo. Quando si ha un taglio che segue la forma della testa, lo styling è già quasi fatto. Un capello riccio lisciato ogni giorno con la piastra, ad esempio, non sarà mai libero dall’effetto crespo perché costretto in una forma innaturale.
Un’altra risorsa per contrastare i capelli crespi è costituita dai trattamenti alla cheratina.
Dopo aver lavato i capelli si applica un mix di oli scelti in base alla tipologia del capello e le singole necessità. Viene massaggiato sulle lunghezze e poi lasciato in posa per 20 minuti con una salvietta bagnata calda sopra la testa e un turbante. Trascorso questo lasso di tempo, senza sciacquare, si applica una crema, ricca di cheratina, che in parte fisserà il prodotto precedente e in parte lo scioglierà. Ancora 10 minuti di turbante e si procede con il lavaggio.
È la fase più importante: si scioglie il tutto con un po’ di acqua e si fa schiumare il prodotto, se necessario. Se la schiuma è tanta significa che il capello aveva poco bisogno, se è poca che ha assorbito tutto.
L’effetto dura fino a 2-3 settimane, e se il capello è molto secco si può ripetere il trattamento ogni 15 giorni per alcune volte, la durata sarà di mesi.
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