L’8 marzo non è solo una data sul calendario, ma un momento per fermarsi e guardarsi davvero. Non per cercare la perfezione, ma per riscoprire la propria unicità. Penso al Belvedere di Vienna e alle donne dipinte da Gustav Klimt: intense, magnetiche, avvolte da ori e colori vibranti. Non sono semplici muse, ma figure potenti, che trasmettono forza ed emozione. La loro bellezza non sta nell’essere impeccabili, ma nell’essere vere, profonde, a volte persino fragili — ed è proprio questo a renderle indimenticabili. La moda ha qualcosa di simile. Non è un’armatura, né un’illusione: è un mezzo per esprimerci. Un modo per ricordarci chi siamo, anche nei giorni in cui ci sentiamo spente. Basta un dettaglio — un rossetto deciso, un accessorio particolare, un abito che ci fa sentire bene — per riaccendere quella luce che, a volte, pensiamo di aver perso.

Essere donne significa attraversare mille sfumature: ci sono momenti in cui ci sentiamo forti e altri in cui facciamo fatica a riconoscerci. E va bene così. La nostra bellezza risiede proprio in questa complessità. Come un’opera d’arte, non siamo fatte per essere lette in un solo sguardo. Quindi oggi, e ogni giorno, ricordiamoci questo: Non abbiamo bisogno di un giorno speciale per brillare. Siamo arte. Sempre. Nella forza e nella delicatezza, nei sorrisi e nei silenzi.
🌸 Perché la vera bellezza non segue le regole… le crea. 🌸
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